mercoledì 10 agosto 2011

Jeans: un occhio ad ambiente e diritti

Diritti dei lavoratori negati, poco rispetto per l’ambiente, chimica nei tessuti. L’etica scolorita delle maggiori griffe. Non fidarti dei modelli vintage.

Nelle fabbricheFanno sentire bene chi li indossa, ma fanno stare male gli operai che li realizzano. C’è sempre un rovescio della medaglia, quello dei jeans è spesso fatto di diritti negati, di straordinari forzati, di salari che non garantiscono una vita dignitosa, di ambienti di lavoro insicuri, di processi che mettono a rischio la salute di chi li porta a termine. E anche l’ambiente paga un prezzo molto alto. Perché il ciclo del denim, richiede consumi d’acqua impensabili e l’utilizzo di tantissime sostanze chimiche nelle diverse fasi di produzione, dalla coltivazione del cotone fino ai trattamenti per ottenere effetti particolari sui jeans. Chimica che poi si riversa nell’ecosistema o entra direttamente in contatto con il nostro corpo.
Una tecnica micidialeI jeans sono diventato un terreno di sperimentazione per gli stilisti, che inventano continuamente nuovi effetti speciali, senza pensare ai pericoli che corre chi deve realizzarli. Il più infausto di tutti è l’effetto “usato”, un invecchiamento artificiale tramite scoloritura di determinate parti del jeans, ottenuto quasi sempre con una tecnica che mina la salute dei lavoratori: la sabbiatura (sandblasting). La sabbiatura può uccidere, se eseguita manualmente e senza adeguate protezioni.

I risultati dei test



FONTE DELL'ARTICOLO: http://www.altroconsumo.it/consumo-etico/jeans-un-occhio-ad-ambiente-e-diritti-s307823.htm

sabato 6 agosto 2011

Smartphone

Mi interesso di cellulari, cerco sempre di trovare quello che ritengo il migliore, più completo, come funzionalità e qualità.

Ho trovato su Altroconsumo un'ottima guida che vale la pena leggere e meditare, che riguarda le APPLICAZIONI da scaricare.


Applicazioni per smartphone
Ce ne sono ormai più di 300 mila. Ma cosa sono le app? Dove si scaricano? E a cosa servono? Tutto quello che c’è da sapere sul mondo delle applicazioni per telefoni di ultima generazione.  
Tutto sulle app Una app è un programma pensato per funzionare su un cellulare. Alcune servono semplicemente per navigare in internet, gestire le email o consultre mappe... ma, rispetto ai programmi che usiamo sui pc, sono ripensate per adattarsi alle dimensioni ridotte degli schermi dei telefoni. Altre app, invece, eseguono compiti che hanno senso solo su apparecchi mobili e sempre presenti nelle nostre tasche: per esempio tutte le applicazioni legate alla posizione geografica di un utente, quali i navigatori satellitari o le guide turistiche digitali. Non mancano applicazioni curiose come Shazam, che riconosce al volo i brani che si ascoltano alla radio o Bump che consente di scambiare dati, immagini e presto anche denaro tra due telefoni, semplicemente scontrandoli tra loro.
Quante app ci sono?Tutte le app sono vincolate al sistema operativo su cui girano. Le statistiche parlano chiaro. Per le due piattaforme che per prime hanno colto l’importanza di questo trend, iOS (il sistema operativo degli iPhone) e Android (il sistema operativo di Google, presente su un vasto numero di telefonini) sono oggi disponibili rispettivamente 300.000 e 100.000 applicazioni, che sono già state scaricate oltre 5 miliardi di volte. L’utente medio ne scarica 9 al mese, di cui due a pagamento, e le usa per 80 minuti al giorno.
Sistemi operativi analizzati:
  1. iOS
  2. Android
  3. Bada
  4. Blackberry
  5. Windows Phone
  6. Symbian
Il test eseguito in formato .pdf.

mercoledì 3 agosto 2011

Deodoranti

Estate, caldo...sudore...ecco un articolo di Altroconsumo che vale la pena leggere.

Deodoranti spray
Abbiamo testato 15 deodoranti spray, per uomo, donna e unisex (le differenze sono soprattutto nella profumazione). Nel complesso buoni i risultati, sia nell’efficacia, sia nella durata e soprattutto non hanno bisogno di conservanti. Guarda la galleria immagini.
Freschezza di lunga durataAbbiamo messo alla prova prodotti che promettono una durata d’azione di almeno 24 ore. Sconsigliabile usarli più a lungo, anche se alcuni vantano una durata maggiore. Meglio lavarli via a fine giornata, per permettere alla pelle di respirare durante la notte.
Spray, stick o roll on?Un vantaggio degli spray è che, essendo confezionati sottovuoto, non hanno bisogno di conservanti: una caratteristica apprezzabile, se pensiamo che proprio tra i conservanti sono presenti molte sostanze allergeniche.
Consigli pratici sui deodoranti- Applicateli sempre su pelle pulita.
- Lasciate che si asciughi prima di vestirvi, per evitare macchie sui vestiti.
- La distanza ottimale di applicazione è di 10 - 15 cm.
- Basta spruzzare per due secondi: uno spruzzo più lungo non serve altro che a sprecare prodotto.
- Non usateli fino all’adolescenza e partite conun prodotto che contenga il meno possibile conservanti, profumi e senza alcol.
Marche del test:- Adidas
- Borotalco
- Carrefour
- Coop
- Dove
- Garnier
- Gillette
- Infasil
- Lycia
- Neutro Roberts
- Neutromed
- Nivea


http://www.altroconsumo.it/cura-personale/deodoranti-spray-s308723.htm